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Come è strutturato un sistema di videosorveglianza

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Come è strutturato un sistema di videosorveglianza

Un sistema di videosorveglianza è notoriamente composto da:

  • Telecamere
  • Cavi di connessione
  • Videoregistratore
  • Unità di archiviazione
  • Software di gestione e analisi
  • Monitor e tastiera

Premesso che questa è la configurazione base del sistema di videosorveglianza, noterai che nell’elenco non sono menzionati dettagli specifici, questo perché la scelta di un componente piuttosto che un altro è influenzato da tanti fattori, primo tra tutti, l’utilizzo cui è destinato il sistema.

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Per intenderci, potresti avere la necessità di sorvegliare lo stato di salute di un anziano o la cameretta di un bambino oppure potresti avere l’urgenza di controllare gli accessi al magazzino che contiene merce…

Si tratta di due impieghi che richiedono la scelta di componenti diversi. È evidente che i dispositivi da utilizzare in un impianto destinato a controllare un ambiente interno non devono resistere alle inclemenze metereologiche o ad attacchi di malintenzionati finalizzati a manomettere le attrezzature e quindi potrai orientarti verso telecamere analogiche a circuito chiuso, collegate a un DVR, consultabili da un monitor.

Se vuoi consultarle dal tuo Smartphone dovrai attrezzare l’impianto con telecamere IP collegate a un NVR, predisporre un sistema di trasmissione che richiede una connessione internet stabile e un sistema di archiviazione idoneo a contenere grandi quantità di dati.

Puoi notare come il fine ultimo condiziona la scelta della struttura da dare al sistema di videosorveglianza: è bastato cambiare un solo presupposto, per veder comparire nell’elenco dei componenti altri sistemi, prima non meglio specificati.

Nella scelta delle telecamere puoi spaziare davvero tanto, ma la prima cosa che devi considerare è che le apparecchiature destinate all’esterno devono essere più resistenti e presentare determinate caratteristiche in grado di garantire una migliore resa delle immagini registrate.

In commercio puoi trovare apparecchiature sviluppate per soddisfare molteplici esigenze di prestazione. Puoi spaziare tra le telecamere termiche, Turbo HD, quelle con tecnologia Starlight, oppure quelle PTZ… purché tu sia consapevole che dalla scelta della telecamera dipende poi anche la tipologia di connessione da realizzare, la struttura del sistema di archiviazione dei dati e dei software di gestione e analisi.

La scelta delle telecamere analogiche non comporta la valutazione di tanti aspetti. Puoi dar vita ad un sistema di videosorveglianza base, che richiede la predisposizione di un sistema di connessione a cavi, collegati a un DVR che salva i dati registrati dalle camere e consultare le registrazioni da una postazione fissa dotata di monitor e tastiera.

Con le telecamere IP il discorso diventa un po’ più complesso perché aumentano sì, le prestazioni e la flessibilità del sistema che così è fruibile da qualsiasi parte del mondo, direttamente sul tuo Smartphone, Table o PC, ma è anche vero che per poter garantire l’efficienza dell’impianto ti occorre un sistema di connessione e archiviazione idoneo a sostenere il flusso di dati.

Le telecamere IP possono essere collegate solo al Network Video Recorder, (fai clic qui per approfondire le differenze tra DVR e NVR) e il salvataggio dei dati richiede l’impiego di un adeguato sistema di archiviazione, in grado di garantire l’accesso a file da parte di utenti autorizzati, da qualsiasi parte e in qualsiasi momento, con il vantaggio di avere sempre a disposizione una copia di backup consultabile.

Il sistema di storage di rete, meglio conosciuto con l’acronimo NAS, consente di disporre di grandi quantità di dati e può risultarti particolarmente utile se decidi di impiegare, per esempio, telecamere IP con tecnologia Starlight, che garantiscono sì, una eccellente qualità delle immagini, ma che comportano una grande occupazione di spazio.

Non ultimo devi considerare il sistema di gestione e analisi video. Non li scegli tu! Sono entrambi software in dotazione alle apparecchiature e fanno la differenza in fase di video-analisi forense.

I software abbinati agli NVR garantiscono una consultazione più agevole delle registrazioni, ma i dati potrebbero essere esposti a rischi di contraffazioni. Quelli abbinati ai DVR garantiscono una stabilità maggiore, ma in compenso la consultazione dei dati in fase di video-analisi forense risulta più difficoltosa.

Se ti è stato utile questo articolo condividilo con i tuoi contatti. Se invece desideri informazioni più dettagliate sull’esclusivo impianto di monitoraggio che usiamo per erogare il servizio di portierato e guardiania virtuale, per mezzo di Tele-presenza, contattaci e richiedi una consulenza gratuita.
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Summary
Come è strutturato un sistema di videosorveglianza
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Come è strutturato un sistema di videosorveglianza
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La configurazione base prevede telecamere, cavi di connessione, videoregistratore, unità di archiviazione, software di gestione e analisi, monitor e tastiera. Non sono menzionati dettagli specifici, questo perché la scelta di un componente piuttosto che un altro è influenzato da tanti fattori, primo tra tutti, l’utilizzo cui è destinato il sistema.
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La scelta delle telecamere analogiche non comporta la valutazione di tanti aspetti. Puoi dar vita ad un sistema di videosorveglianza base, che richiede la predisposizione di un sistema di connessione a cavi, collegati a un DVR che salva i dati registrati dalle camere e consultare le registrazioni da una postazione fissa dotata di monitor e tastiera.

Con le telecamere IP il discorso diventa un po’ più complesso perché aumentano sì, le prestazioni e la flessibilità del sistema che così è fruibile da qualsiasi parte del mondo, direttamente sul tuo Smartphone, Table o PC, ma è anche vero che per poter garantire l’efficienza dell’impianto ti occorre un sistema di connessione e archiviazione idoneo a sostenere il flusso di dati.

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