
Il principale vantaggio della videosorveglianza rispetto ai tradizionali allarmi è appunto la possibilità di verificare attraverso immagini video e foto ciò che è successo o sta accadendo presso l'ufficio, l'azienda, la casa o il negozio.
La tecnologia a supporto della videosorveglianza è sempre più innovativa, consentendo anche riprese notturne e a considerevoli distanze.
La videosorveglianza consiste nel sorvegliare residenze o beni a distanza, grazie a telecamere posizionate in diversi punti e altri dispositivi che assicurano la trasmissione delle immagini catturate all'interessato, che può così contare su una documentazione di ciò che è accaduto in sua assenza o comunque mentre dormiva.

Tuttavia la videosorveglianza va a collocarsi nella categoria dei dispositivi di sicurezza passiva, proprio perché consente di vigilare in tempo reale a distanza la residenza di interesse, ma non consente di attuare una dissuasione all'evento intrusivo.
Per ottimizzare l'effetto sarebbe opportuno poter far coesistere un sistema di allarme e un impianto di videosorveglianza, in modo tale da attuare una sorveglianza a distanza e la dissuasione audio. Più che un effetto deterrente, la videosorveglianza da sola, ha un effetto scoraggiante.
I sistemi di allarme vanno a collocarsi tra i dispositivi di sicurezza attivi, perché consentono di far suonare una o più sirene, accendere luci, chiamare numeri, inviare sms, o attivare altri dispositivi elettronici. La criticità dell'impianto di allarme è rappresentato dalla possibilità di generare falsi allarmi. La videosorveglianza consente di verificare in tempo reale la veridicità dell'allarme.

La tele-presenza va invece a collocarsi tra i sistemi di sicurezza attiva, perché consente di sorvegliare residenze o beni a distanza in tempo reale con la documentazione audio e video degli eventi e praticare dissuasione con mezzi audio e gas nebbiogeni.
Rappresenta la soluzione più completa, che integra i vantaggi di un impianto di allarme e quelli della videosorveglianza.
La tele-presenza, come suggerisce la parola, consiste nella presenza virtuale di un operatore che dalla centrale di monitoraggio sorveglia le residenze e i beni e solo se rileva la presenza di intrusi fa suonare l'allarme, pratica la dissuasione acustica ed eventualmente allarma i sistemi nebbiogeni.
L'interessato è sempre informato in tempo reale di tutto ciò che accade grazie ai sistemi audio/video e alla chat bidirezionale a supporto del servizio e può eventualmente allertare le forze dell'ordine, sulla base di un evento certo. Di solito l'intervento delle forze dell'ordine ha il solo scopo di verificare eventuali danni o sottrazioni, perché l'obiettivo della tele-presenza è prevenire l'evento intrusivo ed evitare danni a persone e cose.
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- by Carmelina Moccia
- on 22 Giugno 2018