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Truffe agli anziani: 58enne incastrato dalle immagini della sorveglianza

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Truffe agli anziani: 58enne incastrato dalle immagini della sorveglianza

Approvato all’unanimità dal Senato con 228 voti a favore e un solo astenuto, è adesso all’esame della Camera il disegno di legge che incrementa le pene per chi truffa gli anziani.

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Quali sono le pene per chi truffa gli anziani

Attualmente chi approfitta della condizione di vulnerabilità in cui si trova una persona anziana viene punito con le pene previste nei casi di truffa generica, da uno a cinque anni di carcere e multa da 51 a 1032 euro.

Cosa prevede il ddl per il reato di circonvenzione di persone anziane

Il disegno di legge in esame alla Camera in materia di circonvenzione di persone anziane invece prevede la reclusione partendo da pena minima di 2 fino a 6 anni e multa da un minimo di 500 fino a 2.000 euro; l’eventuale sospensione della pena sarà subordinata al risarcimento integrale del danno subito alla parte offesa.

La necessità di modificare gli articoli del codice penale e del codice di procedura penale in materia di circonvenzione di persone anziane nasce dall’esigenza di tutelare persone vulnerabili per la loro età e dall’incremento degli episodi di truffa registrati a seguito della denuncia.

Si stima che negli ultimi mesi il fenomeno è aumentato del 10 – 15%, ma se consideri che questi dati sono elaborati sulla scorta delle denunce presentate, le analisi potrebbero dare una percentuale superiore perché non tutti gli anziani truffati denunciano l’accaduto!

Nonostante gli inviti delle forze dell’ordine a non fare entrare estranei in casa sono ancora tante le persone ultra sessantacinquenni che vengono raggirate da individui senza scrupoli che si improvvisano fornitori di gas, luce e telefono o si fingono amici di parenti in difficoltà per estorcere denaro e preziosi.

È un bollettino di guerra quello che trovi in rete se digiti nella barra della ricerca “Truffe agli anziani 2019”. Alcune truffe sono state sventate dall’intervento tempestivo di parenti sopraggiunti poco prima che i truffatori completassero l’opera. I meno fortunati sono stati invece privati dei propri risparmi e molti, in preda alla vergogna, si sono visti costretti a tacere l’accaduto.

L’ultimo caso si è registrato nella prima settimana di giugno ai danni di un’anziana donna che è stata raggirata da un giovane uomo che si è spacciato per amico del nipote in difficoltà. Dopo averle chiesto 4000 euro per tirar fuori dai guai il nipote, ha telefonato al complice che si è spacciato per il nipote della vittima. Implorando in lacrime affinché l’aiutasse, ha convinto l’anziana donna a consegnare al truffatore soldi e oro. Non è stato recuperato nulla di quanto sottratto e per ora rimane l’amaro in bocca di una truffa rimasta senza colpevoli, ma le cose con il passare dei mesi possono cambiare…

Un esito diverso ha avuto infatti l’episodio verificatosi nel settembre 2018 e legato alla figura di un truffatore di 58 anni che si spostava tra Milano e Napoli per truffare anziani.

L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare presso il carcere di Siena, dove sconta una pena per un altro reato, a seguito delle indagini svolte dopo la truffa messa a segno in un quartiere milanese. Dopo aver viaggiato tutta la notte in treno, si è spostato dalla Stazione Centrale fino all’abitazione della vittima in taxi. L’autista del taxi ha atteso il delinquente per cinque minuti e poi lo ha ricondotto in stazione, inconsapevole di favorire un truffatore. L’uomo è riuscito a sottrarre 100 grammi di oro e contante ad una pensionata 70enne, ma grazie alle immagini riprese dalla sorveglianza di una farmacia della zona, è stato possibile risalire al numero della targa del taxi e ripercorrere a ritroso il tragitto percorso dal truffatore. Ancora una volta l’impiego di impianti audio visivi si dimostra di grande aiuto alle forze dell’ordine e, sebbene siano trascorsi diversi mesi dall’episodio, si può dire che finalmente giustizia è stata fatta.

Non si sa se è stato restituito tutto all’anziana donna, trascorsi tanti mesi è difficile che un truffatore possa trovarsi ancora in possesso della refurtiva! L’obbligo di risarcire integralmente il danno inferto alla vittima previsto dal disegno di legge in esame alla Camera, in quest’ottica dovrebbe restituire la dignità sottratta con l’inganno e potrebbe rappresentare un deterrente per chi confida invece di potersela cavare a “buon mercato“.

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