
Sono passati pochi giorni dalla notizia dell’arresto di dodici persone ritenute responsabili di aver appiccato l’incendio al capannone a Milano il 14 ottobre 2018 e già siamo di fronte alla notizia di un altro incendio avvenuto ai danni di un’azienda che si occupa di recupero di imballaggi.
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Le fiamme si sono alzate oltre i cinque metri di altezza e hanno distrutto l’area di stoccaggio dei rifiuti. L’azienda, che ha sede a Villa Literno in provincia di Caserta, si occupa della raccolta di carta e plastica.
Dal video amatoriale diffuso in rete si può constatare la vastità dell’area interessata e la portata dell’incendio, che ha costretto gli abitanti dell’agro aversano a chiudersi ermeticamente in casa per non respirare le esalazioni provocate dalla combustione delle materie stoccate nello stabilimento.
I vigili del fuoco intervenuti dal comando provinciale e da Aversa e Marcianise hanno impiegato l’intera notte per contenere l’incendio ed evitare che assumesse dimensioni ancora più estese, solo in mattinata sono riusciti a domare le fiamme.
Non ancora è stata verificata la natura dell’incendio, probabile che a causare il rogo sia stato un guasto tecnico, un malfunzionamento, ma non è escluso che le fiamme siano state provocate.
Quando si parla di rifiuti si tocca un argomento, per restare in tema, a dir poco “scottante”. Giusto l’altro ieri il primo Drone è stato lanciato in volo su Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, ed ha già individuato una discarica abusiva nascosta in uno stabilimento industriale recintato con barriere alte che ne avrebbero altrimenti impedito la visuale dal basso. Il drone sarà operativo sull’ormai nota “terra dei fuochi” insieme ad altre unità, proprio per sorvegliare territori sensibili.
L’impiego di unità che operano dall’alto per monitorare i territori, già nel febbraio 2018 ha dato risultati, quando un drone, teleguidato dai carabinieri del corpo forestale di Reggio Calabria, rilevò una discarica a Castel Volturno in provincia di Caserta, un terreno di sei mila metri sottoposto poi a bonifica.
L’attenzione dello Stato è inequivocabilmente concentrata sul monitoraggio delle aree esposte all’utilizzo come discariche abusive e sulla rilevazione di anomalie in genere. Resta però l’incognita del costo che comporta l’impiego della tecnologia sulle casse dello Stato. Nel frattempo alle aziende che si occupano di raccolta, trattamento e stoccaggio di rifiuti non resta che organizzarsi come meglio è possibile, per prevenire eventi accidentali di natura colposa o dolosa che siano.
In un precedente articolo abbiamo analizzato il problema e proposto una soluzione tecnologica meno costosa di un drone ed efficace almeno quanto un drone, perché comporta l’impiego contemporaneo di apparecchiature tecnologiche per eseguire il monitoraggio delle aree a rischio e la professionalità di operatori addetti al telecontrollo per rilevare le anomalie e ripristinare i parametri di normalità, attuando protocolli a distanza e sul posto. Fai click qui per leggere come prevenire incendi nei depositi di rifiuti, oppure contattaci e richiedi una consulenza gratuita.
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- by Carmelina Moccia
- on 7 Marzo 2019