


Per distinguere l’intelligenza artificiale debole da quella forte, dobbiamo ricordare il motivo per cui, a metà del secolo scorso, si è iniziato a sviluppare sistemi di intelligenza artificiale: emulare l’intelligenza umana per risolvere problemi e produrre azioni autonome.
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L’impiego dell’intelligenza artificiale debole è indicato in tutte quelle circostanze in cui c’è la necessità di risolvere problemi specifici di varia natura e complessità. Le applicazioni che ne fanno uso, trovano fondamento nell’apprendimento automatico e attingono a informazioni che aiutano gli umani a prendere decisioni in determinati contesti.
Il ricorso all’intelligenza artificiale debole nasce dall’esigenza di coadiuvare l’uomo nelle scelte che è chiamato a compiere, ed è finalizzato a fornire informazioni utili a maturare una decisione.
Pensa ai sistemi a supporto di chi si occupa di logistica utili per capire quanta merce commissionare, oppure ai sistemi di profilazione che riescono a proporre ai consumatori i prodotti e servizi più adatti alle loro esigenze in base alla valutazione dei dati di preferenza raccolti e analizzati…
L’intelligenza debole è idonea a risolvere problemi partendo dall’esperienza umana. Al contrario l’intelligenza forte è impiegata in tutti quei sistemi che producono un comportamento autonomo a prescindere dal contesto.
L’azione prodotta dall’intelligenza forte nasce da un ragionamento logico che fonda sulla base dell’analisi dei dati a disposizione. Il riconoscimento e l’elaborazione del linguaggio naturale è l’esempio più chiaro dell’impiego dell’intelligenza forte. In questa pratica non è richiesto di risolvere un problema ma di riconoscere, comprendere il significato, contestualizzare il discorso ed elaborare correttamente concetti.
L’intelligenza artificiale trova applicazione in... continua
Web Master, Seo Copywriter. Ha pubblicato Irene ha sempre freddo (Edizioni Progetto Cultura, 2013), Difesa a zona (articolo giornalistico, finalista alla xiv edizione del Premio nazionale Maria Santoro, 2013), Fuori dal limite (nell’antologia di racconti Il tempo dell’assenza, Edizioni Spartaco, 2015), Dietro una porta (nell'antologia di racconti Parole in viaggio, Edizioni Spartaco, 2017), Il vaso cinese (nell'antologia di racconti Il mistero del cuore, Edizioni Spartaco, 2021). Menzione d’onore per la prosa al Premio letterario Valentina per l’opera La finestra sul freddo viale d’inverno e al Premio Giovane Holden per l’opera Donne Pericolose.
Ha pubblicato Bit alla scoperta del codice ascii (Progetto Cultura, 2011), Il topolino bianco e Ti stringo forte al cuore (Fara Editore, 2012), Non smetto di sperare (Fara Editore, 2014).
Ha partecipato a quattro laboratori di scrittura creativa organizzati dalla casa editrice Spartaco e condotti da G. Graziano, durante i quali ha composto numerosi racconti.
Partecipa al laboratorio di scrittura creativa Di lama e di trama, tenuto dalla scrittrice Antonella Cilento, finalista Premio Strega 2014, fondatrice e direttrice di Lalineascritta Laboratori di Scrittura, e organizzato dalla casa editrice Spartaco.
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