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Il 2018 considerato anno da record per i furti eccellenti

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Il 2018 si conferma come anno con il più alto numero di furti. Nel solo mese di maggio si sono verificati due furti eccellenti di auto d’epoca. I furti sono stati messi a segno a distanza di qualche giorno l’uno dall’altro.

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L’alfa romeo, una C6 2500 sport cabriolet del 1942 che doveva partecipare alla Mille Miglia, apparteneva ad un collezionista olandese che alloggiava presso un Hotel a Brescia, in attesa di partecipare alla manifestazione. L’auto era collocata su di un carrello coperto e parcheggiato presso il parcheggio dell’hotel. Durante la notte la vettura è stata sottratta insieme al carrello.

Appena qualche giorno dopo, una Porche 911 che doveva partecipare al Rally 4 Regioni è stata rubata dal parcheggio dove era custodita.

Nel mese di luglio invece un furto eccellente è avvenuto nella carrozzeria Onofrio Campana di Modena, che è specializzata nella riparazione e il restauro di auto d’epoca Maserati, dove sono stati sottratti ricambi destinati ad auto d’epoca di lusso.

Furti questi che ci inducono a riflettere su dinamiche e tecniche scelte dai ladri per sottrarre beni e valori. Tutto lascia pensare che i malviventi conoscessero bene i proprietari delle auto e dell’officina o che almeno ne avessero studiato bene le abitudini.

Prima di rubare di solito i ladri eseguono sopralluoghi conoscitivi, finalizzati ad individuare punti poco sorvegliati e perciò violabili.

Ma la prima domanda che viene in mente di fare è questa: chi mai comprerà una refurtiva così importante?

Altri Collezionisti interessati a completare la loro collezione o in cerca di ricambi per la propria auto, la prima risposta che viene in mente di dare.

Come è possibile che accadano questi furti eccellenti?

Possibile che chi possiede valori così grandi non pensi a proteggerli?

A volte si decide di adottare un particolare atteggiamento non tanto per motivi legati alle necessità economiche… certamente un’officina che restaura auto d’epoca non avrà problemi a pagare un impianto di videosorveglianza; spesso invece si sottovaluta semplicemente il problema, o si pensa di poterne restare immuni. Fatto sta che furti eccellenti sono molto frequenti. Nel mese di giugno anche il calzaturificio Zanotti, che produce calzature di lusso esportate all’estero, ha subìto l’ennesimo furto consistente. Un danno di 700 mila euro quello causato dai ladri che hanno sottratto calzature già imballate e pronte per essere spedite in America.

Lo stilista Zanotti e proprietario dell’omonima azienda calzaturiera, intervistato dal giornalista del Corriere della sera,  lamentava un’azione delle forze dell’ordine non sufficientemente proporzionata agli eventi che si verificano e alle tasse corrisposte. Parole che si possono comprendere se consideriamo che lo stilista ha subìto sei furti, ma a questo punto sorge un altro interrogativo: perché sottovalutare il problema e non approfittare delle agevolazioni previste dal governo per chi acquista beni per l’innovazione tecnologica e investire in apparecchiature che consentano di monitorare i valori?

Le forze dell’ordine suggeriscono di assumere comportamenti orientati a limitare i rischi di intrusione. Se ti sei perso l’articolo su come proteggersi dai ladri in azienda, fa click qui . L’azienda, come racconta lo stilista, era vigilata da un dipendente che alla vista dei ladri, si è rifugiato e ha chiamato subito le forze dell’ordine, il cui intervento purtroppo non è stato tempestivo, considerato che i malviventi erano già oltre i cancelli. I ladri hanno usato un camion ariete per sfondare i sistemi di sicurezza passivi e hanno rotto i computer per impedire comunicazioni.

Il vantaggio si essere sorvegliati a distanza, evita questi rischi. La sorveglianza attiva consente di essere monitorati a distanza, senza mettere in pericolo la vita dei dipendenti. Quando la connessione dati viene interrotta, il proprietario del complesso aziendale viene immediatamente informato e messo in condizione di allertare la vigilanza e le forze dell’ordine, che hanno così la possibilità di intervenire più in fretta, prima che i ladri abbiano iniziato a sottrarre beni. Gli operatori connessi da remoto, nel frattempo, fanno scattare gli allarmi e gas nebbiogeni, attuando la dissuasione prima che gli intrusi possano agire.

È disarmante constatare che molte aziende ancora attendono che siano solo le forze dell’ordine ad agire. La proprietà va difesa innanzitutto dai proprietari. Il governo italiano, consapevole dei limiti in materia di sicurezza, mette a disposizione dei cittadini e delle imprese apposite misure per poter installare impianti di videosorveglianza beneficiando di agevolazioni fiscali; con il decreto Minniti mette a disposizione delle prefetture e dei comuni, fondi per l’installazione di sistemi di videosorveglianza nei centri urbani per garantire la sicurezza urbana.

Perché allora non approfittarne?

Se ti è piaciuto questo articolo, aggiungi un commento o condividi con noi la tua esperienza. Se invece desideri informazioni più dettagliate sul servizio di guardiania a distanza per la tua azienda o abitazione, contattaci e richiedi una consulenza gratuita.

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Appena qualche giorno dopo, una Porche 911 che doveva partecipare al Rally 4 Regioni è stata rubata dal parcheggio dove era custodita.

Nel mese di luglio invece un furto eccellente è avvenuto nella carrozzeria Onofrio Campana di Modena, che è specializzata nella riparazione e il restauro di auto d’epoca Maserati, dove sono stati sottratti ricambi destinati ad auto d’epoca di lusso.

Furti questi che ci inducono a riflettere su dinamiche e tecniche scelte dai ladri per sottrarre beni e valori. Tutto lascia pensare che i malviventi conoscessero bene i proprietari delle auto e dell’officina o che almeno ne avessero studiato bene le abitudini.

Prima di rubare di solito i ladri eseguono sopralluoghi conoscitivi, finalizzati ad individuare punti poco sorvegliati e perciò violabili.

Ma la prima domanda che viene in mente di fare è questa: chi mai comprerà una refurtiva così importante?

Altri Collezionisti interessati a completare la loro collezione o in cerca di ricambi per la propria auto, la prima risposta che viene in mente di dare.

Come è possibile che accadano questi furti eccellenti?

Possibile che chi possiede valori così grandi non pensi a proteggerli?

A volte si decide di adottare un particolare atteggiamento non tanto per motivi legati alle necessità economiche… certamente un’officina che restaura auto d’epoca non avrà problemi a pagare un impianto di videosorveglianza; spesso invece si sottovaluta semplicemente il problema, o si pensa di poterne restare immuni. Fatto sta che furti eccellenti sono molto frequenti. Nel mese di giugno anche il calzaturificio Zanotti, che produce calzature di lusso esportate all’estero, ha subìto l’ennesimo furto consistente. Un danno di 700 mila euro quello causato dai ladri che hanno sottratto calzature già imballate e pronte per essere spedite in America.

Lo stilista Zanotti e proprietario dell’omonima azienda calzaturiera, intervistato dal giornalista del Corriere della sera,  lamentava un’azione delle forze dell’ordine non sufficientemente proporzionata agli eventi che si verificano e alle tasse corrisposte. Parole che si possono comprendere se consideriamo che lo stilista ha subìto sei furti, ma a questo punto sorge un altro interrogativo: perché sottovalutare il problema e non approfittare delle agevolazioni previste dal governo per chi acquista beni per l’innovazione tecnologica e investire in apparecchiature che consentano di monitorare i valori?

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Il vantaggio si essere sorvegliati a distanza, evita questi rischi. La sorveglianza attiva consente di essere monitorati a distanza, senza mettere in pericolo la vita dei dipendenti. Quando la connessione dati viene interrotta, il proprietario del complesso aziendale viene immediatamente informato e messo in condizione di allertare la vigilanza e le forze dell’ordine, che hanno così la possibilità di intervenire più in fretta, prima che i ladri abbiano iniziato a sottrarre beni. Gli operatori connessi da remoto, nel frattempo, fanno scattare gli allarmi e gas nebbiogeni, attuando la dissuasione prima che gli intrusi possano agire.

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